Alcune cartucce per stampanti e toner si possono ricaricare e qualcuno potrebbe anche pensare di fare questa operazione a casa. Ecco quando questo è possibile e come devi fare.
Cosa ti serve
- Toner esaurito;
- Inchiostro;
- Siringa;
- Cacciavite.
Come si fa
Per ricaricare il toner della tua stampante, devi verificare prima se ci sono dei kit per ricaricare toner e cartucce originali online. La prima cosa da guardare è se il toner e il kit di ricarica siano compatibili con la stampante che stai utilizzando: alcune stampanti non consentono di usare cartucce o toner non originali. Le stampanti nuove si rovinano più facilmente con toner rigenerati, oppure ricaricati in casa: verifica se puoi correre questo rischio (se la stampante è in casa da tempo, potresti pensare di risparmiare in questo modo).
La maggior parte dei toner ha un piccolo tappo in plastica, che si toglie per svuotare il toner dell’eventuale inchiostro residuo e usare la nuova ricarica di inchiostro. Per impedire alle persone di rigenerare le cartucce in casa, alcuni produttori inseriscono accanto al tappo in plastica delle viti, che andranno tolte con un cacciavite prima di passare alla rigenerazione del toner.
Se il tappo non c’è, devi fare un piccolo foro, che ti consenta di eliminare l’inchiostro residuo e di inserire il nuovo inchiostro. In questo caso, dovrai usare una siringa. Una volta rigenerato il toner, basterà usare del nastro adesivo, oppure un adesivo simile per chiudere il toner.
Le stampanti a laser sono più semplici da rigenerare. Al posto del tappo, infatti, troverai un tubo. Ruota il toner e noterai un piccolo sportello, che dovrai aprire per rimuovere l’inchiostro residuo e inserire l’inchiostro rigenerato. Un toner si può rigenerare fino a tre volte e gli inchiostri compatibili si trovano comunemente su Internet, per farti risparmiare fino al 30% rispetto alla cartuccia originale.