Scrivere una lettera al Papa rappresenta il desiderio di tante persone che cercano nella figura di Papa Francesco un conforto, un aiuto spirituale, ma può essere anche una forma di affetto verso un pontefice così vicino alla gente. Ecco come mandare una lettera o un’e-mail al Papa.
Il tono rispettoso
Parlare con il Papa ha un valore simbolico, anche per chi non è di fede cattolica. Ricordati di mantenere un tono rispettoso e di iniziare la lettera con “Sua Santità Papa Francesco”. La stessa frase andrà usata per scrivere l’indirizzo (sul retro, nell’angolo in basso a destra della busta).
Questo non significa rispolverare parole che non si usano più: mantieni sobria la tua lettera. Non deve essere troppo lunga e, ovviamente, non deve contenere insulti o adulazioni fuori luogo. Puoi aprire il tuo cuore e trovare nella lettera un momento di conforto, ricordando di rileggere la tua lettera, per correggere eventuali errori di ortografia.
Formule di rito
Ci sono diverse formule di rito che si possono utilizzare nella lettera. Se si è di religione cattolica, la lettera al Papa è un momento di grande manifestazione di fede. Concluderai la lettera, quindi, non con i soliti “Distinti Saluti”, ma con “L’onore di scriverLe con profondo rispetto, come servo fedele di Sua Santità”.
Chi non è cattolico, ma vuole comunque scrivere al Papa, può usare le formule di rito per i capi di Stato, come “Con i miei rispetti, Cordialmente”.
Gli indirizzi
Il Papa ha un profilo Twitter, in più lingue. Oltre al profilo, si può inviare una lettera al Papa all’indirizzo:
Sua Santità, Papa Francesco PP.
Casa Santa Marta
00120
Città del Vaticano.
Ovviamente, non va indicato altro, perché il Vaticano è un Paese a parte, quindi non in Italia (semmai confina con l’Italia…). In alternativa, puoi usare l’indirizzo e-mail: av@pccs.va. Sappi che la lettera, prima di essere consegnata al Pontefice, passerà dagli uffici preposti (il Papa riceve quasi 2000 lettere al giorno!).
Gent.ma Santita’Papa FRANCESCO, scusatemi del disturbo, quest’anno il 30
agosto ricorre il 50° anniversario della catastrofe di Mattmark (Svizzera)
dove morirono 88 lavoratori di cui 56 italiani, tra questi c’era mio padre
Innaurato Raffaele (lascio’ la moglie Rosa con 3 figli: Vincenzo 13
anni,Luciano 9 e Filomena 1 ). Come Voi potete ben capire il pane per la
mia famiglia e’ costato molto caro…. ringrazio il Signore che ha dato la
forza a mia madre per continuare il progetto di vita che loro avevano
fatto. Non voglio dilungarmi nel racconto del nostro dolore,voglio solo
chiedere un aiuto alla Vostra Istituzione e alla Vostra Santita’,se e’
possibile, adoperarVi affinche’ questa ricorrenza venga ricordata e non
dimenticata come e’ accaduto fino adesso. Sui mezzi di informazioni spesso
passano esempi di vissuto certo, da non prendere ad esempio di vita,
anziche’ esempi di sacrificio lavoro e correttezza morale. Il 30 di agosto
2015 io con la mia famiglia saremo a Mattmark (Svizzera), come mi
piacerebbe vedere alla cerimonia anche una rappresentanza delle istituzioni
italiane,sentire una Vostra Parola. Rinnovando le mie scuse per il disturbo, Santita’ Vi saluto con un
abbraccio…… Innaurato Luciano Sisto
Papa Francesco sono Virginia ho nove anni e il 21 maggio di quest’anno riceverò Gesù nel mio cuore i presso la chiesa di “S.Susanna “in Palermo . Io abito con i miei nonni perchè mia madre lavora come postina dal 2010 presso Borgomanero provincia di Novara . I miei nonni mi danno tutto l’affetto che possono darmi , ma anche se la mamma viene ogni mese per il fine settimana essa mi manca . Io prego Gesù che per la mia comunione la mamma venga trasferita a Palermo e di questo mio desiderio ti faccio partecipe . Con affetto tanti bacetti. Palermo 18.01.2o17
Caro papa, ti dico che ci hai rotto con i discorsi sui migranti che stanno islamizzando l’europa. Smettila e comportati da capo di stato. saluti, Di Nola
Papa Francesco ,se Dio ti ha scelto ha servirlo nel Pontificato di Pietro , e perchè ha visto in Lei Santità il volto di Cristo che ascoltava il grido dei poveri e dei sofferenti che si rivolgevano a Lui , quello che lei Santo Padre ha messo sempre in atto negli anni del suo apostolato dove Dio lo ha inviato a servirlo . Mi rendo conto che non è facile ai giorni nostri ho letto via gmail gli attacchi che giornalmente Le inviano ., ma Lei Santità mi insegna che l a SS.Trinità non ci abbandona mai ed è sempre pronta a soccorrerci, come sono sicuro che soccorrerà Lei Santità. lA prego S.Padre non ci abbandoni abbiamo bisogno di servitori di Dio come lLei . Con affetto Antonio.