Per calcolare la rendita catastale prima di tutto bisogna sapere di che cosa si sta parlando. La rendita catastale è il reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ad ogni bene immobile. Rappresenta quindi la base fiscale in base alla quale vengono calcolate le imposte relative agli immobili, come
- IMU
- imposta di registro
- imposta sui redditi.
Ogni unità immobiliare ha la propria rendita catastale, fatta eccezione per una determinata categoria di immobili e cioè quelli a destinazione particolare come ad esempio stazioni, chiese, cimiteri.
Richiedere la visura
Per calcolare la rendita catastale basta richiedere la visura catastale all’Agenzia del Territorio oppure grazie al servizio telematico offerto dall’Agenzia delle Entrate a questo link. Se si decide di optare per questo servizio bisogna avere sotto mano il codice fiscale, i dati identificativi e quelli catastali dell’immobile.
Immobili urbani
Per quanto riguarda il calcolo della rendita catastale degli immobili urbani, il discorso è lievemente differente. L’Agenzia delle Entrate per organizzazione suddivide il territorio in zone. Una volta eseguita questa catalogazione prosegue con una ripartizione degli immobili di ciascuna zona in categorie e classi catastali. Quindi per ogni immobile urbano viene associata la consistenza catastale in base alla dimensione. Questa si calcola in vani, metri cubi e metri quadrati.
Categorie immobili urbani
Le categorie in base alle quali gli immobili vengono suddivisi sono
- Gruppo A, abitazione o uffici, per questa classe la consistenza catastale viene calcolata in vani
- Gruppo B, alloggi collettivi, la consistenza catastale viene calcolata in metri cubi
- Gruppo C, uso commerciale, uso vario, qui la consistenza catastale è calcolata in metri quadrati
Calcolo definitivo della rendita catastale
Inoltre l’Agenzia delle Entrate parla anche di tariffa d’estimo unitaria. Questa è la rendita catastale media unitaria di ogni categoria e classe. Quindi, stando a questa ultima definizione possiamo dire che per calcolare la rendita catastale di ciascun immobile è sufficiente moltiplicare la consistenza catastale dell’immobile per la sua tariffa d’estimo.