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Come smettere di pagare il canone RAI legalmente: procedura completa

rai canone smettere di pagareSmettere di pagare il canone RAI è il sogno nel cassetto di quel 75% delle famiglie della penisola che, incuranti delle difficoltà della TV di Stato nel riscuotere il pagamento, continuano da bravi cittadini a versare l’obolo a Viale Mazzini.

Si tratta, non è un mistero per nessuno, della tassa più odiata dagli italiani. La sua applicazione deriva da un Regio Decreto (si, avete capito bene, c’era ancora la buonanima del Re) del 1938, decreto che è riuscito a resistere al passaggio alla repubblica e a più di 60 anni di parlamento.

Si può smettere di pagarlo legalmente? Si. La procedura non è neanche tra le più complicate della nostra burocrazia, e di muri su cui sbattere la testa, seguendo la guida che troverete tra poco, ne troverete davvero pochi.

Suggellamento: quando i televisori si chiudevano nei sacchi di iuta

Il sacco di iuta sembra roba uscita da un romanzo di Salgari, eppure è proprio quello che il Regio Decreto in questione indica come strumento indispensabile per smettere di pagare il canone. La procedura è quella del suggellamento, ovvero del blocco del televisore da parte di un ufficiale incaricato, che si prenderà carico della vostra richiesta di non pagare più il canone.

Le cose avvengono in questo ordine: manderete una richiesta alla RAI, che almeno a chiacchiere si incaricherà di mandare un suo tecnico a disattivare il televisore (come faccia è un mistero, dato che questi tecnici sono delle vere e proprie leggende metropolitane della Repubblica).

Fino a 30-40 anni fa c’era ancora il sacco di iuta, di quelli che in Sud America si usavano per trasportare il caffè, nei quali veniva chiuso il televisore e messo in condizione di non nuocere alle tasche del contribuente.

Oggi invece l’intervento sarebbe più mirato, e il tecnico, dicono quei pochi che l’hanno visto, andrà a correggere il tiro del vostro apparecchio, in modo che non sia più in grado di ricevere trasmissioni.

Come richiedere il suggellamento

Il suggellamento va richiesto mandando disdetta alla RAI con raccomandata A/R. Il modulo di disdetta è contenuto nel vostro libro dell’abbonato, che in caso di smarrimento potrete richiedere direttamente alla RAI, sempre tramite raccomandata.

Il modulo va inviato all’indirizzo Agenzia delle Entrate S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV – Ufficio Torino 1 – casella postale 22 – 10121 Torino.

Insieme alla disdetta dovrete allegare la ricevuta di un vaglia postale di 5.16€ in favore di Agenzia delle Entrate – Dipartimenti I Ufficio Territoriale Torino 1 – Casella postale 22 , 10121 Torino – Vaglia e risparmi. Attenzione, non va bene il bollettino postale. Dovrete mandare un vaglia e, purtroppo, sopportarne i costi.

Quando mandare la disdetta?

La disdetta va mandata entro il 30 Novembre dell’anno per evitare di pagare il canone l’anno successivo. Non importa se il tecnico sia arrivato o meno. La ricevuta della raccomandata A/R vale come garanzia di disdetta, e nel caso in cui riporti una data anteriore al 30 Novembre potrete evitare di pagare il canone per l’anno successivo.

Chi può non pagare senza disdetta?

Ci sono soggetti che possono evitare di pagare il canone pur senza dare disdetta dell’abbonamento. Si tratta dei pensionati con più di 75 anni di età, che percepiscono un reddito annuale, sommato a quello dei famigliari ad esclusione del codice, inferiore ai 516,46€ al mese.

Per godere dell’esenzione è necessario mandare un modulo di dichiarazione sostitutiva, che potete scaricare o dal sito delle Agenzie delle Entrate, oppure richiedere all’ufficio regionale RAI.

Il canone si paga solo in Italia?

No. Il canone per il possesso di apparecchi radiotelevisivi è realtà nella stragrande maggioranza dei paesi. L’Italia, con i suoi 113,50€ annuali è in realtà piuttosto economica. In Irlanda si pagano 180€, e in Inghilterra quasi 250€.

Cosa fare se arriva la Guardia di Finanza?

La Guardia di Finanza potrebbe presentarsi alla vostra porta, chiedendo di suggellare l’apparecchio che avete in casa. Non avete obbligo di far entrare gli agenti in casa, a meno che non siano dotati di mandato da parte di un giudice terzo. Il mandato non viene mai garantito da parte della magistratura per questioni di questa entità, quindi potete opporvi con vigore, è nel vostro diritto.

Se vogliono suggellare l’apparecchio, potete spostarlo nel pianerottolo, per poi riportarlo in casa, sempre senza permettere agli agenti di entrare.

La RAI continua a mandarmi lettere dopo la disdetta

La RAI è famosa per continuare a disturbare anche coloro che hanno disdetto l’abbonamento. Se avete la ricevuta della raccomandata in mano, potete buttare la lettera di Viale Mazzini senza alcun problema nella spazzatura. Il giorno in cui arriveranno a chiedervi il conto con gli interessi, presenterete tramite una associazione di consumatori la prova documentale che sono loro a sbagliarsi, e non voi.

Il tecnico non arriva praticamente mai

Non preoccupatevi, il tecnico RAI non arriverà mai. Non si ricordano di queste evenienze, e di persone che mandano disdette ce ne sono parecchie. Dormite sonni tranquilli, in attesa che vengano a suggellare il vostro apparecchio.

 

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