La mappa concettuale è uno dei metodi più usati dai ragazzi per studiare in maniera veloce ed efficace. Ma non solo studenti, perché può anche tornare utile a chiunque debba parlare in pubblico di più argomenti e teme di dimenticarne qualcuno. Una mappa concettuale, riporta infatti i contenuti più importanti racchiusi in parole chiave, che leggendole vi apriranno le porte per un lungo discorso.
Requisiti per fare una mappa concettuale
L’idea di costruire una mappa concettuale, ha spesso inizio da decine o centinaia di pagine da studiare, capaci di mandare in crisi lo studente o chiunque altro debba esporre diversi argomenti. Per cominciare a fare la mappa, dovrete innanzitutto aver studiato tutto il contenuto: altrimenti, essa non avrebbe senso, in quanto la sua utilità è quella di sigillare nella mente ciò che vi sfugge, di cui comunque siete già a conoscenza.
Trasformare un concetto vasto in poche parole chiave
Dopo lo studio approfondito, passerete dunque alla delicata operazione di fare una mappa concettuale. Il primo passo che vi consigliamo di fare, è quello di dare un’occhiata a tutte le pagine del libro già studiate e appuntarvi, per ogni argomento o paragrafo, una o più parole chiave che a vostro giudizio sono sufficienti per ricordarvi tutto ciò che dovrete esporre riguardo a quel tema. Stilata la lista, fate anche qualche prova, cercando di parlare il più possibile per ogni parola che leggete.
Dalla lista di parole chiave alla mappa concettuale
Con la lista, siete già a buon punto nella costruzione di una mappa concettuale. Tutti gli argomenti, rappresentati da parole chiave, andranno ora collegati al fine di creare un grafo. Un metodo gettonato, utilizzabile soltanto per pochi argomenti e ove possibile, è quello di posizionare al centro del foglio un grosso riquadro con la parola chiave principale, a cui vengono collegati gli altri argomenti. Nei casi in cui, invece, avrete una vasta lista di parole chiave, l’ideale è formare con esse un grafo ad albero o a blocchi, magari colorandolo per esaltarne il colpo d’occhio.