Il tartufo è uno dei grandissimi prodotti della nostra tradizione e i più fortunati di noi potrebbero riuscire a portarsi a casa un prodotto di qualità, che però va conservato nelle modalità corrette per non rovinarne l’eccellente qualità.
Come si conserva il tartufo? Quali accorgimenti ci permetteranno di mantenerne intatta la fragranza e la freschezza? Vediamolo insieme.
Cosa dobbiamo procurarci?
Per conservare un tartufo come se fosse fresco avremo bisogno di:
- Un barattolo di vetro con tappo in alluminio
- Un po’ di carta assorbente comune da cucina
Non c’è bisogno, per conservare un tartufo fresco, né di olio né di altre sostanze conservanti.
Pulire il barattolo e asciugarlo
Il primo passo per avere una conservazione ottimale, è quello di pulire il barattolo lavandolo, avendo cura di lavare bene il sapone, affinché non vada a modificare il sapore delicatissimo del nostro tartufo. Una volta fatto questo, bisognerà far asciugare il nostro barattolo, magari aiutandoci con un asciugacapelli per qualche minuto.
Avere l’interno del barattolo senza alcun residuo di umidità è di fondamentale importanza per la riuscita dell’operazione.
Avvolgere il tartufo nella carta
Ora strappiamo un foglio di carta assorbente e al suo interno avvolgiamo il nostro tartufo. Il tartufo, in frigorifero, tende a sudare e al tempo stesso ad assorbire gli odori del frigo. La carta diventa dunque di fondamentale importanza per mantenere il nostro prodotto fresco.
La carta va cambiata ogni volta che si mostrerà bagnata. Se necessario l’operazione va ripetuta più di una volta al giorno. Dopo averlo incartato, chiudiamolo nel barattolo.
Per quanto si può conservare?
I tempi di conservazione variano grandemente da specie a specie di tartufo. Quelli neri tendono ad essere più resistenti, anche se sarebbe comunque il caso di non superare mai i 4-5 giorni per continuare ad avere un prodotto ottimale e degno dei palati più fini.